l programma di riabilitazione è composto dal trattamento e dall’abilitazione.

Il Trattamento ha lo scopo di aumentare l’efficienza del processo di lettura/scrittura.

L’abilitazione è l’insieme degli aiuti che permettono l’utilizzazione del livello di funzionamento attuale.

In generale, l’intervento riabilitativo deve essere condotto quanto più precocemente possibile da operatori specializzati durante la frequenza della scuola elementare, ma anche nella scuola media, considerando che in un certo numero di casi la diagnosi viene fatta tardivamente.

Nei casi gravi, il trattamento deve essere di tipo intensivo, facendo ricorso a tutte le risorse disponibili.

Oltre ad un intervento specifico riabilitativo, alle insegnanti vanno date delle precise indicazioni sulle modalità di valutazione degli apprendimenti scolastici di un bambino con dislessia, discalculia e disgrafia.

Per i bambini con ritardo semplice di lettura o per quelli che hanno ricevuto beneficio da un trattamento individualizzato è anche consigliabile una terapia di gruppo.

Per quanto riguarda la dislessia e la disortografia, il trattamento deve essere mirato soprattutto a ridurre gli errori di lettura, ampliare le capacità lessicali, ridurre gradualmente gli errori specifici nella codifica/decodifica.

E’ raccomandabile che vengano fatte verifiche periodiche, almeno ogni semestre degli obiettivi fatte del programma di riabilitazione da parte del medico specialista NPI, e da parte di tutti gli esperti riabilitatori con

preparazione specifica (logopedisti, psicologi, psicmotricisti) e che i risultati vengano presentati al bambino, ai genitori e se autorizzati, agli insegnanti.

Oltre ai trattamenti riabilitativi specifici viene realizzata dal Centro Edu Care una serie di interventi abilitativi che può comprendere diverse procedure:

– Promozione dei prerequisiti all’apprendimento di lettura,scrittura e calcolo, previa analisi degli aspetti immaturativi riguardanti le funzioni neuropsicologiche e stimolazione specifica delle abilità risultate deficitarie.

– Intervento riabilitativo delle dispercezioni visive nei DSA con il metodo otto l’Aquilotto.

– Intervento sulle abilità generali (linguaggio, percezione, attenzione, memoria, motricità) che appaiono carenti e sottendono difficoltà di apprendimento.

– Uso di programmi psicolinguistici per sviluppare alcune competenze fonologiche e di simbolizzazione verbale, valutate carenti per l’apprendimento del linguaggio scritto.

– Interventi di ordine psicomotorio sulle componenti disprassiche, che possono interferire sull’apprendimento di scrittura e calcolo, e migliorare il controllo dei movimenti fini, la coordinazione oculo-motoria, la velocità motoria nella produzione dei grafemi, l’organizzazione spazio-temporale.

– Rieducazione funzionale, con criteri derivati dalla neuropsicologia cognitiva, delle operazioni mentali carenti, individuate e analizzate. La rieducazione funzionale si basa sull’adozione di strategie alternative che sopperiscano al meccanismo danneggiato oppure il ristabilimento, anche parziale, della funzionalità di tale meccanismo.

– Approccio metacognitivo (sul controllo strategico), cioè intervento sulle idee e sulle rappresentazioni che il bambino ha in merito all’ apprendimento e ai processi implicati per sviluppare strategie funzionali efficaci a risolvere il compito.

– Intervento riabilitativo in gruppi composti da soggetti con disturbi di apprendimento simili, con proposta di esercitazioni specifiche.

– Intervento riabilitativo della dislessia con la musicoterapia

– intervento riabilitativo della dislessia con la teatroterapia.

– Consulenza psicopedagogica a genitori e insegnanti con l’obiettivo di spiegare le possibili basi genetiche e biologiche del disturbo, per evitare che il bambino venga colpevolizzato come oppositivo, pigro, lento; inoltre, con lo scopo di aiutarli a comprendere la connessione fra disturbi di apprendimento e disagio emozionale che può sottendere problemi comportamentali e adattivi.